Dai morti
Al di là del Bufalo
Dico che da qui
Siamo tutti più vicini ora;
ombre, non più passi
A quel tempo,
quando sedevo sulla pietra,
sapevo dove l’ostacolo
dove l’orizzonte attraversare.
Ora sono oltre:
tocco col fiato l’intera prateria
tocco la freccia
che a testa in giù schiantò il bisonte
l'altra che
nel fianco mi fu piantata
le mani ruvide e fresche
della vecchia
che mi fasciò le prime lune
Ora
tocco il mondo
e m'avvicino,
ora
che potrei
essere accanto allo Spirito Celeste
al quale sempre
-nell'insonnia della caccia-
consegnavo il sonno a venire.
​
A Jerome
Un colpo alla finestra
dietro il letto
centinaia di schegge sul lenzuolo
i miei capelli intrisi di sangue
lui vola giù dal vetro
giù nella notte
e scivola via
come una lucertola
ne vedo la coda
e grido un nome
che non ricordo d'aver udito mai
non ci sono stata
ogni qualvolta è morto
quando mi interrogheranno
sul mio sospetto tentativo
di finirla con le parole
col verbo e l'assioma
dirò:
ecco cosa m'è spettata
un'altra morte
sospensione
come nell'acqua
di una morte prenatale
dove niente si può sentire
se non il battito del cuore del mondo
un principio d'incubo senza attenuazioni
vidi attraverso l'acqua
il sangue dell'inizio
e te farti spazio fra le ombre
e all'improvviso mi cadde la faccia
la vedevo piangere da occhi vuoti
e un po' finti
e tremava
Ti parlai allora
senza raccontare
da quella bocca a terra
ti parlai:
Il mio nome è cane
è labirinto
è intervallo
che non finisce più d'essere
e inabissa ogni altra nota
giù nel fondo.
​
Mama
Nell'allegria ti voglio rivedere.
Di queste ariose stanze nuove
che non t'hanno conosciuta.
Nastri e tele colorate
metto da parte
per vestirtene, quando arriverai.
Non desidero una parola solenne,
o che tu mi indichi il cammino:
ma goderti invece,
nel presente che sarà
e celebrare l'ora,
il minuto, gli intervalli.
Scorderemo quel silenzio
che ci disperse
alla tua partenza.
E invece d'ogni dolcezza
ci disporremo a cantare;
a metà interrompendo
ogni cosa
com'è nella furia d'un temporale
ma anche d'un inizio estate
voler ritrovare tutto
in un momento solo
di tutto un assaggio
in un'ansia leggera.
Poiché così, congedandoti,
a te rimanga un'incertezza
che t'invogli
ogni altra volta
a ritornare.